martedì 24 luglio 2012

TuttoDante 2012

Un grande Roberto Benigni, una bellissima cornice architettonica - quella della piazza di Santa Croce, in cui campeggia la statua di Dante Alighieri - e le terzine del Sommo Poeta. Tre ingredienti affinché la ricetta riesca nel migliore dei modi. 

Una lettura dell'Inferno dantesco colta e semplice al tempo stesso, preceduta da mezz'ora di satira politica e sociale con un occhio sempre rivolto ai tempi in cui Dante è vissuto: ne emerge un contrasto stridente, a detrimento della società attuale. L'arditezza linguistica, la precisione semantica, le vette poetiche sono rese e tradotte da Benigni in maniera encomiabile. Grazie a lui Dante può essere compreso veramente da tutti, uscendo fuori dalle Accademie, senza che mai vengano sacrificate la precisione esegetica e la ricostruzione del contesto. 

Per finire, la recita dell'intero canto da parte dell'artista restituisce le intricate pieghe dell'animo dei dannati con finezza interpretativa e straordinaria empatia. 

Un grazie infinito a Roberto Benigni, grande uomo, ancor prima che immenso artista. 

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