Ragazzi,
voi sapete che lo studio della storia si abbina a quello di cittadinanza
e costituzione, una disciplina che fino a qualche anno fa si chiamava
educazione civica. Di cosa si tratta? È una materia introdotta a scuola nel
1958, da un famoso politico italiano che si chiamava ALDO MORO. Questa materia si
occupa degli individui, delle loro relazioni, dei loro rapporti con l’ambiente,
del loro percorso per giungere a essere dei cittadini, cioé degli individui
consapevoli di sé stessi, delle proprie capacità, dei propri limiti da
migliorare, del rispetto e della tolleranza nei confronti degli altri
individui.
Come vi ho sempre detto durante questo anno scolastico, la classe è
un piccolo universo che rispecchia la società. In classe voi iniziate ad
essere cittadini del mondo, di quel mondo che vi appartiene, ma che vi può
accogliere solo se voi lo rispettate. Sapete che è importante rispettarsi,
rispettare le idee degli altri e fare in modo che ciascuno le possa esprimere
senza essere sopraffatto e messo a tacere. Capite perché è fondamentale parlare
per alzata di mano, senza urlare e senza urlarsi addosso per farsi ascoltare:
quando un compagno parla, quando un insegnante parla, non è corretto
interrompere o coprire con la vostra voce quello che qualche altro sta cercando
di dire. Lasciare che tutti possano esprimersi è segno di RISPETTO e di
conseguenza è anche segno di civiltà.
Capita spesso che ciò che gli altri dicono non vi vada a genio (non vi
piaccia, non “vi garbi”, non siete d’accordo), bene: è perfettamente normale
che ciò accada. Siamo tutti diversi e abbiamo tutti una testa diversa con la
quale ragionare, per fortuna! Non siamo dei robot, tutti uguali, fatti con lo
stampino! La diversità, di qualsiasi tipo (di opinione, di carattere, di gusti,
di religione, di educazione) va rispettata ed accettata. Ricordate che la
TOLLERANZA della diversità degli altri è un altro importante segno di civiltà.
Poi, tenete in mente una cosa che forse ora non capirete proprio bene,
ma che riuscirete a comprendere crescendo: la chiave per tollerare, rispettare
ed accettare gli altri, con le loro diversità, con i loro difetti è una sola ed
è ACCETTARE SE STESSI. Capita a tutti di non piacersi o almeno non del
tutto, benissimo: rendetevi conto però che ci sono tante cose che vi rendono
unici e bellissimi, non solo per quanto riguarda l’aspetto fisico. Tutti avete
delle belle qualità e tutti avete dei difetti, è normale ed umano! Sì,
d’accordo, abbiamo tutti dei difetti, tutti abbiamo dei limiti che ci bloccano
e che dobbiamo superare, per noi stessi, per migliorarci, sempre. E di
migliorare non si finisce mai. A 90 anni vorrete ancora migliorare, perché non
sarete completamente soddisfatti. Anche questo è tipico della natura umana.
Ricordatevi un’altra cosa importante: spesso giustamente vi lamentate di
tante cose, della prepotenza, delle ingiustizie, delle cose brutte che
succedono intorno a voi. Imparate a non stare solo a lamentarvi: prendetevi
la vostra parte di responsabilità e fate ciò che vi è possibile per cambiare le
cose. Quando vi lamentate che in classe ci sono le carte per terra, i
banchi sono rovinati, i muri sono pieni di scritte, i bagni sono sporchi,
pensateci bene e non gettate voi per primi le carte per terra, gettatele sempre
nel cestino, non sporcate I banchi e i muri e se vi dovesse capitare di
sporcare (perché può capitare a tutti) il bagno oppure il pavimento della
mensa, allora cercate di pulire, oppure chiamate il custode e chiedete scusa
per quello che è successo. Il custode ripulirà e i ragazzi che andranno in
bagno dopo di voi lo troveranno pulito. La società è proprio come la classe,
proprio come la scuola: se ciascuno si impegna per farla andare bene, la
società andrà bene. Non scarichiamo sempre le colpe di ciò che non ci piace
sugli altri. Cominciamo noi per primi a comportarci bene e a dare il buon
esempio.
Come vedete, in questo anno scolastico abbiamo sempre fatto cittadinanza
e costituzione: non si impara solo dai libri ad essere un buon cittadino, lo si
impara giorno per giorno, rispettando se stessi, gli altri e l’ambiente in cui
viviamo. E se gli altri sbagliano, non imitateli, distinguetevi dalla massa e
fate quello che ritenete più giusto, nell’ottica della tolleranza e del
rispetto.
Ora andate, piccoli cittadini, e cominciate a dare il buon esempio!
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