La sveglia, con i soliti grilli molesti. Puntuale come sempre. Il suono le sembrò insopportabile e la disattivò immediatamente, ma nella foga Stella la fece cadere. Un tonfo secco e pesante. Nella sua testa un rimbombo. Si sentiva stordita e indolenzita. Aveva freddo. Non ce la faceva neppure a pensare di alzarsi dal letto.
Decise che quella mattina non sarebbe andata in dipartimento. Non ne aveva voglia e la testa le danzava come in un vorticoso girotondo.
Si raggomitolò tra le coperte e le tornarono in mente Luca, le sue parole, il suo viso, i suoi occhi e le lacrime della sera prima.
Non voleva pensarci, per ora. Quella giornata la voleva tutta per lei.
Raccolse tutta la forza di volontà che aveva e si alzò, piano, infilò le pantofole e la vestaglia, ma barcollò un attimo e si appoggiò alla parete di fronte al letto per non cadere. Si diresse verso il bagno. Non si specchiò. Preferiva evitarlo, per il momento. Fece la pipì, poi si sciacquò il viso ed allora fu costretta a guardarsi allo specchio... no, no, no! No. Non era giusto. Non poteva continuare così. Lei aveva tutto il diritto di vivere una vita piena. Luca con il suo cinismo e la sua instabilità non poteva rovinarle l'unica vita che le era stata destinata. Eh sì, perché se poi non fosse stata vera la storia delle reincarnazioni, avrebbe sprecato la sua unica esistenza a correre dietro ad uno stronzo. Doveva darsi una mossa. Il distacco doveva essere definitivo. Queste faccende bisognava affrontarle di petto, come quando si decide di andare dal dentista.
Indossò il vestito rosso, mise le decollté e si spazzolò i capelli: era il giorno adatto per il parrucchiere. Mise del collirio decongestionante prima nell'occhio destro e poi in quello sinistro: dopo un pianto come quello della sera prima non poteva farne proprio a meno. E un po' di trucco. Bevve una tazza di the verde con due biscotti al burro e due al cioccolato: che bontà, che dolcezza... tutta quella che Luca non aveva voluto darle.
Prese il cordless e chiamò il parrucchiere: ottenne un appuntamento per le 12,00 e gli disse che voleva fare taglio e colore. Sì, voleva provare un bel rosso scuro, perché no? Una botta di vita. Ci stava tutta. Poi per pranzo sarebbe uscita con Marzia e Giulia. Un bel giro di shopping. Lo stipendio era quasi finito, ma non le importava. Voleva svagarsi, ricaricarsi.
E dopo cosa avrebbe fatto? Ce l'avrebbe fatta, lo sapeva. Voleva farcela.
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