mercoledì 20 febbraio 2013

La Terra dei cachi... i santi, i navigatori e i poeti intanto se ne sono andati

Alla luce della recente esperienza del concorso per gli insegnanti, organizzato male e svoltosi ancora peggio, ancora una volta mi ritrovo a pensare che l'Italia è un paese da Terzo Mondo, per quanto sia stata per secoli la culla della civiltà occidentale... ora siamo allo sbaraglio, guidati da una dirigenza politica fatta da individui, loschi, incompetenti e superficiali. Che Dio ce la mandi buona! Il problema è che in Italia manca lo spirito rivoluzionario che ha salvato altre popolazioni da tirannidi e sfaceli di vario genere... Noi ci teniamo zitti zitti chiunque arrivi: Francesi (anche se per fortuna Carlo VIII fece dietro front quasi subito), Spagnoli, Austriaci, ... tutti ce li teniamo... i nani dall'atteggiamento giullaresco, i Savonarola de noi altri, i pappamolle, i furetti del quartiere, presunti discendenti degli antichi Celti, che si abbeverano alle fonti del Po....che varietà faunistica incredibile!!! Siamo in Italia, terra di navigatori e poeti... un tempo, ormai è la terra dei Cachi...

martedì 12 febbraio 2013

Locke, Hobbes e gli Italiani


La sovranità è nel popolo e il popolo può delegare ad un sovrano l'esercizio di tale sovranità, a patto che questi faccia rispettare leggi e diritti. Qualora ciò non avvenga, il popolo ha tutto il diritto di rovesciare il regime monarchico... sintetizzando grossolanamente Locke.

Lo Stato è un'istituzione nata dall'egoismo degli uomini, che perdono volutamente alcune delle loro libertà individuali per garantirsi pace e prosperità... sintetizzando grossolanamente Hobbes.

Machiavelli riteneva che un sovrano illuminato potesse e dovesse utilizzare anche sotterfugi, macchinazioni e ricorrere a mezzi poco ortodossi per il bene del suo popolo.

Attualmente i politici che noi deleghiamo attraverso l'esercizio del voto democratico ricorrono a imbrogli, macchinazioni e sotterfugi, ma non si preoccupano né che vengano rispettate le leggi, né che vengano preservati i diritti, né che regnino prosperità e pace sociale.
Dunque siamo ancora più legittimati a rovesciarli. Perché non l'abbiamo mai fatto? E soprattutto perché si continua a prestare fede alle parole di loschi e bugiardi individui, corrosi dalla bramosia di potere?