giovedì 10 gennaio 2013

Quale futuro per libri, giornali e riviste cartacee?

Con l'affermazione sempre maggiore dell'editoria elettronica, ci si chiede quale sarà il futuro dei supporti di informazione e di divulgazione di tipo cartaceo.

Questo quesito attanaglia ormai da anni scrittori, editori, giornalisti e finanziatori dei settori editoriale e giornalistico.

Inconfutabile l'affermazione di quotidiani e riviste on-line e di electronic books

Le librerie, i libri in carta, i giornali e le riviste esistono ancora, però. E per fortuna. 

Se i vantaggi della modalità di lettura elettronica sono la rapidità di consultazione, la freschezza delle notizie e la maneggevolezza dei supporti, i vantaggi dei supporti classici in carta e cartoncino sono la leggibilità e il gusto di leggere, sottolineare, scrivere note a margine...

Sì, direte voi, note ed appunti si possono prendere anche su un e-book, intelligentemente attrezzato  per assolvere anche a questa funzione...

Quanto sia comodo tutto ciò lo decide il singolo lettore...

Personalmente ritengo insostituibili i supporti cartacei, soprattutto per quanto riguarda i libri.

Per i quotidiani e le riviste le cose cambiano, visto che per loro natura sono oggetto di consultazioni rapide e fugaci.

I libri sono altra cosa: vanno tenuti fra le mani, stropicciati, sottolineati, scritti, alle volte anche scarabocchiati (con buona pace di quanti li conservano a mo'di intoccabili reliquie). Quante volte vi è sarà capitato di sporcare accidentalmente la pagina di un libro con del caffè o di bagnarlo con le lacrime? A me tantissime volte. E credetemi, quelle tracce indelebili di vita vissuta sulla pagina di un libro, che in parte quella vita ha contribuito a forgiarla, non hanno prezzo.  

Lunga vita ai libri classici...ma  benvenuti e-books! 
Un'intelligente convivenza dei due tipi di supporto per la lettura non può che giovare ad una società liquida come la nostra, accontentando un po' tutti.